Seresco aggiudicataria per il Progetto Primare
AMTEGA, la ‘Axencia para la Modernización Tecnolóxica de Galicia’, attraverso la procedura di Appalto Pubblico Innovativo, ha aggiudicato a Seresco, insieme a Proyestegal e Gradiant, lo sviluppo dei sistemi e degli elementi che comporranno la piattaforma tecnologica Primare.
Il progetto Primare è la prima procedura di Appalto Pubblico di Tecnologia Innovativa nel settore primario. L’iniziativa, da una parte, servirà per promuovere l’innovazione nel settore imprenditoriale, e dall’altra, per adottare soluzioni che consentano di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici legati al settore primario.
La piattaforma Primare faciliterà l’esecuzione dei controlli sul campo associati agli aiuti europei in modo automatizzato, fornendo servizi per la gestione e il monitoraggio delle aziende agro-zootecniche, sia a livello di superficie che di azienda, oltre a sostenere il monitoraggio delle superfici forestali.
La soluzione prevederà l’acquisizione di dati geografici, territoriali e agroambientali mediante l’analisi di immagini ottenute grazie ai droni e ad altri strumenti, nonché di quelle raccolte tramite sensorizzazione e tecnologie provenienti da altri campi quali la cartografia, l’archeologia, il patrimonio, le opere civili (immagini termografiche, multispettrali, 360°, satellitari, ecc.). Primare metterà a disposizione degli attori del settore agricolo e zootecnico un sito web con cui accedere facilmente a molte informazioni indispensabili per la gestione quotidiana delle proprie aziende, rilevando anche aspetti non sempre osservabili ad occhio nudo come i nutrienti, l’irrigazione, le stime dei periodi di raccolta…
Come spiega Cristina Monteserín, responsabile per l’Innovazione Agricola di Seresco, il progetto Primare comporta dei vantaggi per tutte le parti coinvolte: “L’Amministrazione pone le aziende di fronte alla sfida di risolvere un problema esistente, favorendo la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo di soluzioni innovative che non esistono sul mercato”.